La settimana scorsa avevo parlato di questo misterioso FLASH MOB a Piazza Trilussa ( Roma )…ed ecco che arriva puntuale il secondo atto…
Stamattina la città si è risvegliata bendata…circa 80 busti del Gianicolo e le statue di Trilussa e di Giuseppe Gioachino Belli a Trastevere, sono statie ritrovate bendate in un blitz di protesta.
Oltre le bende… una poesia dai versi ironici attribuita provocatoriamente al Trilussa a denuncia di una cultura scomparsa. Una sorta di petizione moderna.
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‘A CURTURA
Sto qua ‘n piedi tra prati, vicoletti e mura,
e’n sacco de gente intorno che strilla e fa bordello.
L’argomenti? So’ er carcio e er Grande Fratello,
guardo e penso: “che fine ha fatto ‘a curtura?”
Nun vedi ‘n libro, ‘n poeta, ‘n musicante.
Stai qua annoiato e rischi quasi che t’abbiocchi,
che m’è venuta voja de bendamme l’occhi,
e la Roma de ‘na vorta è sempre più distante.
Ma c’è quarcuno che sta a piantà ‘n ber seme,
e so’ sicuro che quarcosa sta a succede.
Vojono riportà tra ‘a gente tutte l’arti ‘nsieme.
E’ My Trastevere, c’è scritto su sta benda nera.
C’è ‘n sito webbe, ma ched’è nun me lo chiede,
So solo che rivojo Roma, ma quella vera…
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Sono in molti a credere che si tratti di una protesta a seguito dei tagli che la cultura ha subito nell’ultimo anno coinvolgendo, oltre all’università e alla scuola, anche musica, cinema, teatro e centinaia di enti italiani.
Prima la musica, due settimane fa a Piazza Trilussa, con l’incursione serale di una band che ha regalato un concerto alla folla presente ma lasciato un alone di mistero sull’iniziativa. Ora la protesta, e una prima bozza di manifesto culturale prende forma.…quale sarà il prossimo Step??
*_° BaU
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